Recensione “How Not to Invest” di Barry Ritholtz

Il miglior consiglio d’investimento? Impara prima cosa NON fare.
Tutti vogliono sapere come investire i propri risparmi.
Pochi si chiedono come evitare di perderli.
Nel libro How Not to Invest – The Ideas, Numbers, and Advice That Destroy Wealth — and How to Avoid Them (Harriman House, 2025), Barry Ritholtz, analista finanziario, editorialista e fondatore di Ritholtz Wealth Management, ci ricorda una verità semplice ma dimenticata:
💬 “Non serve essere più intelligenti degli altri. Basta evitare gli errori più stupidi.”
— Charlie Munger (citato nel libro)
Questa idea di “evitare gli errori” è il filo conduttore dell’intero volume.
Il libro è una guida pragmatica su cosa evitare per non compromettere il proprio patrimonio più che un manuale su “cosa comprare”.
Un libro pensato per chi vuole costruire ricchezza con buon senso, pazienza e realismo, senza cadere nelle trappole più comuni, anche quelle che ingannano investitori esperti.
Cosa NON fare
Ritholtz mostra, con dati, analisi e diversi casi concreti, che molti errori finanziari non derivano da ignoranza, ma da comportamenti ricorrenti:
- eccesso di fiducia,
- illusione di controllo,
- cattiva interpretazione dei dati,
- rincorsa a mode o “guru”.
Tutti questi comportamenti portano a un’idea pericolosa e diffusa: credere di poter battere il mercato scegliendo pochi titoli “giusti”.
Ma la realtà è ben diversa.
Secondo uno studio citato nel libro, solo l’1,3% delle aziende USA ha generato tutti i guadagni netti del mercato negli ultimi 30 anni.
Un dato impressionante, che smonta l’illusione del “basta trovare il titolo giusto”.
Allora, cosa fare?
Ritholtz cita Charles Ellis, storico gestore del fondo di dotazione di Yale:
“Non giocherei contro atleti professionisti… Ebbene, il 90% del volume degli scambi in borsa è generato dalle istituzioni, e metà da 50 colossi dell’investimento: preparatissimi, aggressivi, ultra competenti. Io non voglio giocare contro quei tipi.”
📌 Il punto è semplice:
Non cercare di battere il mercato. Ma soprattutto cerca di non farti battere da te stesso.
Ritholtz propone un approccio essenziale, concreto e sostenibile. Ecco i principi chiave:
1. Affidati agli indici
I fondi indicizzati a basso costo ti permettono di partecipare ai titoli vincenti, riducendo costi, errori e ansia.
Le strategie semplici battono (quasi sempre) quelle complesse.
“L’indicizzazione ti dà un vantaggio unico: eviti la maggior parte delle occasioni di fare sciocchezze.”
2. Crea un piano (e rispettalo)
Un buon piano non deve essere perfetto, ma coerente e tuo.
Ti protegge dagli errori nei momenti di panico o euforia. E soprattutto, ti dà una direzione.
3. Gestisci le emozioni
Paura, ansia e avidità sono nemici silenziosi.
Chi riesce a mantenere la calma nei momenti critici ha già un vantaggio enorme.
Conclusione
How Not to Invest è un libro utile, concreto e diretto.
Non promette scorciatoie, ma aiuta a evitare errori gravi, a migliorare l’autodisciplina e, di conseguenza, a investire con maggiore consapevolezza.