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Come difendersi dalle truffe finanziarie on line.

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  • November 13, 2023
  • 6 min read
Come difendersi dalle truffe finanziarie on line.

 

“Richiami da un altro mondo da cui si riceveranno notizie nel più misterioso dei modi… ci sentimmo seguiti persino preceduti.. da questa voce lontana che ogni tanto  sussurrava  a qualcuno di noi delle parole” (Maurice Leblanc, “L’arresto di Arsenio Lupin”)

Con la diffusione dei conti bancari on line si sono anche moltiplicati  i tentativi di frode nei confronti dei clienti delle banche.

Di conseguenza, una delle esigenze fortemente avvertite dagli utenti delle banche è la garanzia della massima sicurezza tecnica delle transazioni finanziarie sui propri conti e un’assistenza sempre adeguata alle esigenze della clientela. 

Il suffisso “ing”  consente di costruire i tempi progressivi nella lingua inglese. che si usano per indicare una continuità d’azione.

Le truffe  in “ing”

Nel nostro caso si tratta di attività di carattere truffaldino che sfruttano le possibilità on line.

  • Il phishing si pone in essere con una email che sembra arrivare dalla propria banca o istituto finanziario. Nel messaggio si chiede di cliccare su un link  e inserire le credenziali di accesso ai conti on line, ma in realtà si danno queste informazioni ai truffatori.  Lo smishing è quando si riceve un SMS che chiede di fare la stessa cosa.
  • Con il Sim swapping il truffatore convince la compagnia telefonica a disattivare la scheda SIM della vittima e attivare una nuova card. Questo permette di ricevere i codici temporanei (“One Time Password”) per fare transazioni senza che la vittima della frode se ne accorga. Quest’ultima comunque vedrà il proprio cellulare perdere il segnale per cui bisogna contattare subito il gestore telefonico, per riuscire a bloccare lo scambio  della Sim. 
  • Il vishing: qualcuno chiama al telefono e si finge il centro di assistenza o antifrode della propria banca. La telefonata tende a mettere pressione, crea un senso di urgenza per carpire dati e codici o far trasferire somme di denaro su altri conti.
  • Lo spoofing è quando il truffatore fa apparire il proprio numero di telefono come quello della propria banca, per far credere che sia legittimo. Lo SMS spoofing consente di modificare il mittente del messaggio per indurre l’utente a ritenere che la comunicazione provenga da un contatto affidabile.
  • Il pharming è un tipo di truffa tecnicamente sofisticata che comporta l’installazione sul computer di software malevoli che reindirizzano gli inconsapevoli utenti su siti web fraudolenti.  Il pharming, è particolarmente insidioso perché non richiede la collaborazione involontaria o errori delle vittime.
  • Lo skimming consiste in un sistema di clonazione delle carte di pagamento, mediante un dispositivo (“skimmer”), inserito illecitamente sui bancomat o Pos.

Ci possono essere casi in cui le suddette situazioni fraudolente possono essere attuate nello stesso tentativo truffaldino (ad esempio invio di Sms seguito da telefonata).

Gli orientamenti giurisprudenziali

Se si è vittima di frodi on line bisogna avvisare la propria banca e disconoscere le operazioni. 

L’Istituto di pagamento è tenuto a risarcire, a meno che non dimostri la frode dell’utilizzatore o il suo inadempimento, per dolo o colpa grave.

Tuttavia, è importante sapere che se si è vittima di una truffa “tradizionale” online, come il phishing, la condotta potrebbe essere considerata colposa (e  l’istituto di pagamento potrebbe non risarcire) se non sono state adottato le precauzioni necessarie per proteggere le  credenziali di accesso.

Le modalità di truffa online, che portano a comunicare incautamente le proprie credenziali di accesso, sono ormai considerate largamente note anche agli utenti non esperti di navigazione su Internet. Pertanto bisogna agire in modo diligente per evitare conseguenze negative.

In tal senso si sono pronunciati sia la magistratura (si veda da ultimo la sentenza della Corte di Cassazione n. 7214/2023), sia l’Arbitro Bancario Finanziario-ABF.

Nel valutare i casi concreti, gli organi giudicanti considerano in effetti il livello di sofisticazione della truffa. Ad esempio, l’invio di SMS fraudolenti (come gli  “Sms spoofing”) che possono sembrare veritieri sono valutati ad alto grado di insidia e sofisticazione per l’utente. 

Ma attenzione! Anche in questi casi, non viene meno  l’esigenza di verificare attentamente la veridicità delle informazioni ricevute, altrimenti il comportamento potrebbe essere considerato colposo e la vittima della truffa potrebbe non ricevere il risarcimento richiesto .

E’ da tener presente, ad esempio, che l’ABF considera rilevanti la presenza nel “messaggio civetta” di indici di evidente inattendibilità, quali errori grammaticali o sintattici, oppure elementi di anomalia, quali l’invito a selezionare un link in nessun modo riferibile all’intermediario.

I comportamenti da seguire

Insomma, per evitare di diventare vittime di truffe online è importante mantenere alta l’attenzione e adottare tutte le precauzioni per proteggere le proprie credenziali di accesso.

Pertanto è necessario:

  • ricordare che la propria banca non chiederà mai di fornire le credenziali di accesso. Quindi non fornire mai a nessuno e per nessun motivo i codici di accesso ai propri conti, a maggiore ragione se vengono sollecitati dall’esterno con mail (non aprire mai mail sospette), Sms (non cliccare su link non sicuri) o telefonate (interrompere le chiamate di soggetti che richiedono dati sensibili), né tantomeno trasferire denaro su conti sconosciuti;
  • fare attenzione se si notano sul sito web a cui si sta per accedere errori di ortografia. Un logo anche di poco diverso o con una risoluzione inferiore, colori leggermente differenti da quelli consueti o che variano da una pagina all’altra. Soffermarsi anche sugli indirizzi dei siti Web; nessuna banca/istituto di pagamento ha un indirizzo che inizia solo con “http”, senza la “S“ finale (https);
  • rivolgersi immediatamente, in caso di dubbi, il proprio Istituto finanziario per chiedere spiegazioni e assistenza.

Infine, vale sempre la tradizionale regola di controllare con continuità le registrazioni delle movimentazioni dei conti, utilizzando anche i sistemi di notifica con messaggistica delle transazioni effettuate.

In conclusione, attenti agli “-ing” per non essere dolorosamente e irrimediabilmente ing-annati! 

Bisogna sempre ricordare che gli Arsenio Lupin moderni sono abili trasformisti e tendono sempre ad inventarsi nuovi modi per cercare di ingannare il prossimo. 

E inoltre per quanto abili sono comunque truffatori che non possiedono né l’eleganza, né il fascino del celebre “ladro gentiluomo”. 

Quindi ogni cautela e attenzione in questi casi non è mai superflua.

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Pasquale Tribuzio

Laureato in Scienze Economiche e Bancarie. Ha lavorato presso la Banca d’Italia, con qualifica dirigenziale, occupandosi di attività di controllo interno e di vigilanza sulle banche e sugli altri intermediari finanziari. Scopri di più

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